Rientro in massa a scuola: preoccupati virologi e presidi

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Rientro in massa a scuola: preoccupati virologi e presidi

La riapertura in massa degli istituti scolastici preoccupa non poco presidi e insegnanti. Infatti, sempre più alunni stanno tornando sui banchi: da questo lunedì sono già tornati in presenza 6 milioni e 850mila alunni, cioè circa l'80,5% del totale.

Dal 26 aprile, se non saranno prorogate altre zone rosse, tornerà in presenza il 100% degli alunni.

Le riaperture, soprattutto quelle più a rischio assembramenti come quella della scuola, secondo alcuni virologi sono viste come un alto fattore di rischio per la diffusione del virus.

Gli adolescenti colpiti dalla variante inglese

Ad esempio, la ripresa dalla scuola completamente in presenza preoccupa molto Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università Statale dii Milano, intervenuto ad 'Agorà' su Rai3. "Non tanto i piccolini, ma gli adolescenti e la fascia giovanile", ricorda, sono "colpiti dalla variante inglese" del coronavirus Sars-CoV-2 "in modo più ampio e con forme asintomatiche, quindi difficili da individuare senza uno screening".

Il rientro in classe "rappresenta sicuramente un'esigenza - ammette l'esperto - lo si vuole, lo si desidera ed è necessario per certi versi. Lo vedo anche all'università, nei corsi che faccio in differita: l'efficacia è sicuramente inferiore almeno per una parte dell'insegnamento, per la discussione, per l'interazione". Tuttavia, mentre "un protocollo all'interno della scuola, se ben seguito, minimizza i dati e alcuni studi ce lo dicono, tutto ciò che è la mobilità intorno spaventa - evidenzia Pregliasco - perché alla fine sono quelli i luoghi di maggior affollamento" e quindi "di maggior rischio".

Giannelli, Anp: "Necessario che le scuole possano assumere decisioni in flessibilità"

"Bisogna lasciare alle scuole la facoltà di stabilire la percentuale di studenti che deve frequentare: mancano 4-5 settimane, si può fare una turnazione per cui il 75/80% degli studenti va in presenza e l'altro viene deciso dalla scuola. Qualche elemento di flessibilità sarebbe necessario", ha dichiarato Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi, intervenendo a 'Omnibus' su La7. "Tutto può andare - ha aggiunto Giannelli - il punto è il rischio che vogliamo accettare ed essere chiari. Bisogna dire alle scuole cosa devono fare con quelle aule in cui 30 studenti non possono stare distanziati di un metro: le facciamo usare lo stesso o no? Noi siamo assolutamente favorevoli al rientro a scuola degli studenti, lo abbiamo detto in continuazione nei mesi passati, ma ci è stato risposto che non c'erano le condizioni sui trasporti. Ora sui trasporti la situazione è invariata, quello che è cambiato è il numero di vaccinazioni".


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