Cosa fanno i docenti durante l’estate? Tra esami, disoccupazione e formazione

maestra seduta in una classe vuota che guarda pensierosa

Con la chiusura dell’anno scolastico, molti si chiedono: cosa fanno i docenti durante l’estate? La risposta dipende dalla loro posizione contrattuale e dagli obiettivi professionali. In questo periodo, infatti, si concentrano attività amministrative, esami, ma anche occasioni di aggiornamento o accesso al trattamento di disoccupazione per i supplenti.

Vediamo nel dettaglio cosa accade nei mesi estivi per i diversi profili della scuola.

I docenti precari e la Naspi

I docenti con contratto a tempo determinato, al termine del proprio incarico (spesso il 30 giugno o il 31 agosto), non hanno automaticamente continuità lavorativa nei mesi successivi. Tuttavia, possono accedere alla Naspi, l’indennità di disoccupazione prevista per i lavoratori dipendenti che perdono involontariamente il lavoro.

Per fare domanda è necessario:

  • Aver avuto almeno 13 settimane di lavoro retribuito nei 4 anni precedenti

  • Aver accumulato almeno 30 giorni effettivi di lavoro negli ultimi 12 mesi

  • Presentare la domanda entro 68 giorni dalla cessazione del contratto

La Naspi rappresenta per molti precari una forma di sostegno economico durante l’estate in attesa della ripresa delle lezioni o dell’aggiornamento delle graduatorie.

I docenti di ruolo: esami e reperibilità

Chi ha un contratto a tempo indeterminato continua a essere in servizio anche dopo la fine delle lezioni, almeno fino al termine ufficiale dell’anno scolastico (30 giugno per la scuola dell’infanzia e primaria, 31 agosto per la secondaria).

Durante questo periodo, i docenti possono essere:

  • Impegnati negli esami di Stato (soprattutto nelle scuole secondarie) come commissari interni o presidenti di commissione

  • Chiamati a partecipare a scrutini integrativi, attività di recupero o di supporto organizzativo

  • Reperibili per eventuali riunioni, incarichi o esigenze della scuola

Anche se non sono presenti a scuola tutti i giorni, devono comunque rispettare gli obblighi contrattuali fino alla fine del periodo di servizio.

L’estate è tempo di formazione

Molti docenti, sia precari sia di ruolo, scelgono l’estate per dedicarsi alla formazione e migliorare il proprio profilo professionale. Questa fase più “libera” dell’anno permette di seguire corsi online, leggere materiali didattici, aggiornarsi sulle nuove tecnologie o sulle metodologie educative.

I docenti precari possono sfruttare questo tempo per:

  • Acquisire titoli che aumentano il punteggio nelle GPS

  • Seguire corsi riconosciuti dal MIUR

  • Prepararsi per concorsi o aggiornamenti futuri

Anche i docenti di ruolo, pur non avendo la necessità di accumulare punteggio per le graduatorie, possono:

  • Accedere a corsi per la formazione obbligatoria

  • Accrescere le proprie competenze digitali, didattiche e disciplinari

  • Ottenere titoli spendibili per passaggi di ruolo o mobilità

Sul sito Soloformazione.it, sono disponibili corsi riconosciuti dal Ministero, validi per le graduatorie e adatti anche ai docenti di ruolo che vogliono tenersi aggiornati o migliorare il proprio profilo.


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