In vista dell’aggiornamento delle GPS 2026-2028, cresce l’attesa per la nuova tabella di valutazione dei titoli, uno degli elementi più importanti per chi punta a migliorare la propria posizione in graduatoria.
Dopo il parere — seppur non vincolante — del CSPI, il Ministero sta finalizzando l’Ordinanza che definisce criteri e punteggi, e dalle prime anticipazioni emerse negli incontri tra MIM e sindacati si delinea una direzione abbastanza chiara.
Non ci si aspetta una rivoluzione, ma una tabella orientata verso una maggiore attenzione alla qualità dei titoli, soprattutto nell’area digitale, con conferme su molte delle voci già presenti nel biennio precedente.
Ecco una lettura discorsiva e realistica delle previsioni più attendibili.
L’area digitale è quella dove si concentrano le principali novità previsionali.
Finora tutte le certificazioni informatiche valevano 0,5 punti ciascuna, fino a un totale di 2 punti, senza distinzioni di qualità.
Le nuove anticipazioni, invece, parlano di un possibile cambio di approccio: non più titoli tutti uguali, ma una vera differenziazione basata sulla coerenza con la didattica.
Secondo le voci circolate nei tavoli tecnici:
➜ Il DigCompEdu, accreditato Accredia, essendo il framework europeo più avanzato per le competenze digitali del docente, potrebbe ottenere un punteggio superiore rispetto alle certificazioni informatiche generiche;
➜ Non è chiaro se saranno valutate solo le nuove certificazioni rilasciate da enti accreditati da Accredia. Potrebbero verificarsi due scenari:
1️⃣ Molte certificazioni informatiche attualmente presenti sul mercato non verrebbero più accettate, perché non considerate adeguate agli standard richiesti.
2️⃣ Le certificazioni digitali non allineate a framework strutturati continuerebbero a valere un punteggio minimo.
Ad oggi non esistono conferme ufficiali, ma la tendenza sembra indirizzata a valorizzare la competenza digitale “di qualità” e non semplici attestati informatici.
In merito all'area informatica, l'unica cosa che il Ministero ha chiarito è che:
✔ Le certificazioni informatiche già presentate nelle precedenti GPS restano valide.
Sul fronte linguistico, le previsioni vanno nella direzione della continuità assoluta:
Le lingue rimangono il titolo più incisivo e immediato per chi deve aumentare il proprio punteggio, soprattutto in province con forte concorrenza.
La loro importanza resta invariata e, anzi, sempre più centrale rispetto ad altri titoli culturali.
Per quanto riguarda master e perfezionamenti, le anticipazioni parlano di punteggi sostanzialmente stabili: i master e perfezionamenti annuali dovrebbero continuare a valere 1 punto.
All’interno di quest’area i due titoli di particolare rilevanza sembrano destinati a mantenere il loro punteggio:
CLIL (Content and Language Integrated Learning) → 3 punti, purché associato a una certificazione linguistica.
Master di Specializzazione in Didattica dell’Italiano L2 → 3 punti, titolo considerato centrale per l’insegnamento dell’italiano come seconda lingua.
Questi due percorsi rispondono alle esigenze più attuali della scuola italiana: inclusione, competenze linguistiche avanzate, multiculturalità.
Per titoli come seconda laurea, dottorato, assegni di ricerca o percorsi didattici specifici, la previsione è quella di una continuità generale, con eventuali piccoli ritocchi verso l’alto per i titoli più impegnativi, come il dottorato.
Le tabelle, comunque, dovrebbero conservare l’impianto già noto ai docenti.
Il punteggio del servizio non dovrebbe subire modifiche.
Come nel biennio precedente, si prevede:
2 punti al mese per servizio specifico nella scuola statale,
fino a 12 punti per anno scolastico.
Rimarrà quindi la voce più incisiva dell’intera tabella titoli.
Le previsioni sulla nuova tabella titoli GPS 2026 indicano un impianto complessivamente stabile, con una sola vera area di rinnovamento: l’informatica, dove si vuole passare da una logica quantitativa a una logica qualitativa.
In sintesi:
✔ punteggi stabili per lingue, master e servizio,
✔ valorizzazione dei titoli più professionalizzanti (CLIL, Italiano L2),
✔ possibile riconoscimento maggiore per il DigCompEdu,accreditato da Accredia,
✔ minor peso alle certificazioni informatiche generiche,
✔ continuità nella filosofia generale della tabella.
Una tabella che non stravolge, ma affina: meno titoli “facili”, più riconoscimento alle competenze reali.