Il 3 giugno 2025, la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il Decreto PNRR-Scuola, convertendo in legge un pacchetto di riforme che toccano numerosi aspetti del sistema educativo italiano.Il provvedimento, approvato con 189 voti favorevoli e 97 contrari, mira a modernizzare la scuola italiana in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
A partire dall’anno scolastico 2026/2027, gli istituti tecnici vedranno l’introduzione di nuovi indirizzi e quadri orari aggiornati.L’applicazione sarà progressiva, coinvolgendo le classi prime nel 2026/2027 e arrivando alle quinte nel 2030/2031.Il numero di classi sarà contingentato, non superando quello attivo nell’anno scolastico 2023/2024.Un futuro regolamento ministeriale, basato sul Profilo Educativo, Culturale e Professionale (P.E.Cu.P.), definirà l’ordinamento degli istituti tecnici.
Il decreto introduce diverse novità per il reclutamento dei docenti:
Le graduatorie dei concorsi PNRR saranno integrate con candidati idonei fino al 30% dei posti messi a bando, senza alcun limite temporale.
Le assunzioni potranno avvenire fino al 31 dicembre 2025, anche per coloro che conseguiranno l’abilitazione entro tale data.
A partire dall’anno scolastico 2026/2027, sarà istituito un elenco regionale per i posti residui, al quale potranno accedere i docenti che hanno superato la prova orale di un concorso dal 2020 in poi.
La graduatoria del concorso straordinario 2020 sarà prorogata fino al suo esaurimento.
Per garantire il raggiungimento degli obiettivi del PNRR relativi all’infanzia e alla cura, il decreto prevede l’indizione di nuovi bandi e lo scorrimento delle graduatorie esistenti, con 37 interventi ancora disponibili per gli asili nido.
Il decreto amplia l’approccio all’insegnamento dell’informatica, sostituendo il riferimento al coding con lo sviluppo di competenze informatiche più ampie.Le scuole avranno la possibilità di realizzare progetti anche in via sperimentale, integrando le tecnologie digitali nei processi educativi.
Il Ministero dell’Istruzione potrà riallocare fino a 820 milioni di euro da altri investimenti del PNRR per la costruzione di nuovi edifici scolastici, il potenziamento del tempo pieno e la riqualificazione e sicurezza delle strutture esistenti.Inoltre, il Fondo unico per l’edilizia sarà incrementato di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026.
Il decreto introduce una stretta sulle scuole paritarie, vietando l’attivazione di più di una classe terminale collaterale per indirizzo.Le regole sugli esami di idoneità vengono rese più rigide, e tutte le scuole statali e paritarie saranno obbligate a utilizzare la pagella elettronica, i registri digitali e il protocollo informatico, al fine di garantire maggiore trasparenza e regolarità nel sistema educativo.
Il decreto prevede un incremento dei fondi per i libri di testo, con un aumento di 1 milione di euro nel 2025 e di 3 milioni di euro annui per gli anni successivi.Inoltre, la Carta del Docente sarà estesa ai docenti a tempo determinato con contratto fino al 31 agosto, a partire dall’anno scolastico 2025/2026.L’importo massimo erogabile potrà raggiungere i 500 euro, ma non sarà più garantito come fisso.
In sintesi, il Decreto PNRR-Scuola rappresenta un passo significativo verso la modernizzazione del sistema educativo italiano, affrontando temi cruciali come la formazione tecnica, il reclutamento dei docenti, l’innovazione didattica e la trasparenza nelle scuole paritarie.
Il 3 giugno 2025, la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il Decreto PNRR-Scuola, convertendo in legge un pacchetto di riforme che toccano numerosi aspetti del sistema educativo italiano.Il provvedimento, approvato con 189 voti favorevoli e 97 contrari, mira a modernizzare la scuola italiana in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
A partire dall’anno scolastico 2026/2027, gli istituti tecnici vedranno l’introduzione di nuovi indirizzi e quadri orari aggiornati.L’applicazione sarà progressiva, coinvolgendo le classi prime nel 2026/2027 e arrivando alle quinte nel 2030/2031.Il numero di classi sarà contingentato, non superando quello attivo nell’anno scolastico 2023/2024.Un futuro regolamento ministeriale, basato sul Profilo Educativo, Culturale e Professionale (P.E.Cu.P.), definirà l’ordinamento degli istituti tecnici.
Il decreto introduce diverse novità per il reclutamento dei docenti:
Le graduatorie dei concorsi PNRR saranno integrate con candidati idonei fino al 30% dei posti messi a bando, senza alcun limite temporale.
Le assunzioni potranno avvenire fino al 31 dicembre 2025, anche per coloro che conseguiranno l’abilitazione entro tale data.
A partire dall’anno scolastico 2026/2027, sarà istituito un elenco regionale per i posti residui, al quale potranno accedere i docenti che hanno superato la prova orale di un concorso dal 2020 in poi.
La graduatoria del concorso straordinario 2020 sarà prorogata fino al suo esaurimento.
Per garantire il raggiungimento degli obiettivi del PNRR relativi all’infanzia e alla cura, il decreto prevede l’indizione di nuovi bandi e lo scorrimento delle graduatorie esistenti, con 37 interventi ancora disponibili per gli asili nido.
Il decreto amplia l’approccio all’insegnamento dell’informatica, sostituendo il riferimento al coding con lo sviluppo di competenze informatiche più ampie.Le scuole avranno la possibilità di realizzare progetti anche in via sperimentale, integrando le tecnologie digitali nei processi educativi.
Il Ministero dell’Istruzione potrà riallocare fino a 820 milioni di euro da altri investimenti del PNRR per la costruzione di nuovi edifici scolastici, il potenziamento del tempo pieno e la riqualificazione e sicurezza delle strutture esistenti.Inoltre, il Fondo unico per l’edilizia sarà incrementato di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026.
Il decreto introduce una stretta sulle scuole paritarie, vietando l’attivazione di più di una classe terminale collaterale per indirizzo.Le regole sugli esami di idoneità vengono rese più rigide, e tutte le scuole statali e paritarie saranno obbligate a utilizzare la pagella elettronica, i registri digitali e il protocollo informatico, al fine di garantire maggiore trasparenza e regolarità nel sistema educativo.
Il decreto prevede un incremento dei fondi per i libri di testo, con un aumento di 1 milione di euro nel 2025 e di 3 milioni di euro annui per gli anni successivi.Inoltre, la Carta del Docente sarà estesa ai docenti a tempo determinato con contratto fino al 31 agosto, a partire dall’anno scolastico 2025/2026.L’importo massimo erogabile potrà raggiungere i 500 euro, ma non sarà più garantito come fisso.
In sintesi, il Decreto PNRR-Scuola rappresenta un passo significativo verso la modernizzazione del sistema educativo italiano, affrontando temi cruciali come la formazione tecnica, il reclutamento dei docenti, l’innovazione didattica e la trasparenza nelle scuole paritarie.