Messa a disposizione: quasi undicimila contratti stipulati ai supplenti precari

di: Marianna Pinton - 14/03/2019

Quasi undicimila contratti fatti con la messa a disposizione.

È questo il dato che emerge dal dossier della Cisl Scuola, che fa un quadro della situazione dei docenti precari nella scuola italiana.

Questa da una parte è una bella notizia per gli aspiranti supplenti. Infatti, anche chi è alle prime armi e vuole fare esperienza, è sufficiente che invii una mad online con dati anagrafici, titolo di studio, classi di concorso, provincia e ordine di scuola preferite.

Se il curriculum risulta interessante, e c'è carenza di insegnanti, la probabilità di venire contattati è buona.

I numeri della messa a disposizione in Italia

Per l'esattezza, nell'ultimo anno i contratti fatti tramite messa a disposizione sono stati 10.806, e di questi, 787 contratti stipulati fino al 31 agosto, quindi di lunga durata.

Le classi di concorso dove c'è carenza di insegnanti

Il fenomeno della chiamata tramite messa a disposizione è aumentato negli ultimi anni, perché le assunzioni straordinarie hanno fatto svuotare le graduatorie, in particolare in Nord Italia.

Le classi di concorso dove c'è maggior necessità, secondo la Cisl, sono:

  • matematica medie e superiori;

  • italiano, storia e geografia alle medie.

I concorsi che non partono fanno incrementare le supplenze

È probabile che il prossimo anno si registri un vero e proprio boom di supplenze, dovuto a svariati fattori:

  • il Concorso Scuola 2019, quello che dovrebbe abilitare nuovi insegnanti per le medie e le superiori, ancora non è stato avviato, e i tempi sicuramente non saranno brevi, perché prima di ottenere l'abilitazione è previsto il tirocinio di un anno;

  • pensionamenti e quota 100: tra insegnanti che vanno in pensione in modo standard e coloro che hanno richiesto il pensionamento anticipato, si sono stimate circa 68mila cattedre che dovranno essere coperte dal prossimo anno scolastico;

  • mancanza di docenti qualificati/abilitati: se in parte mancano i docenti con l'abilitazione, dall'altra a mancare sono quelli con i titoli adatti. Ad esempio, a fronte di molti aspiranti docenti di diritto, laureati in giurisprudenza, non ce ne sono altrettanti laureati in matematica, per questo è difficile averne di qualificati.

Graduatorie ad esaurimento svuotate

Dalle 229mila persone nelle Gae (Graduatorie ad Esaurimento) nel 2018 ne sono rimaste 36mila, c'è quindi una forte carenza di personale abilitato. Per questo motivo, i docenti assunti hanno raggiunto le 164mila unità: un numero davvero alto, considerato che si parla di quasi un docente su cinque.