Nella Pubblica amministrazione italiana il personale è in calo ovunque, ad eccezione del comparto sanitario. I lavoratori pubblici sono inferiori rispetto agli altri Paesi europei e hanno un’età media di 50 anni. Questi sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca sul lavoro pubblico presentata a Forum PA 2021, la manifestazione che fino al 25 giugno ospiterà oltre 200 eventi in streaming sul tema guida “Connettere le energie vitali del Paese”. Sono emersi anche alcuni dati sulla scuola, vediamoli di seguito.
I pensionati da lavoro pubblico sono arrivati a 3,03 milioni, in un rapporto di 94 pensioni erogate ogni 100 contribuenti attivi, e il numero è destinato ad aumentare: nel prossimo triennio almeno 300mila persone usciranno dal pubblico impiego (ma probabilmente saranno molte di più, se si considera che oltre 500 mila dipendenti hanno già oltre 62 anni e 183 mila hanno raggiunto oltre 38 anni di anzianità di servizio). Si è aperta però una nuova stagione dei concorsi, con lo sblocco delle prove selettive e un’importante semplificazione delle procedure, destinati ad accelerare l’inserimento di personale necessario a garantire il funzionamento della macchina pubblica. Secondo il Dipartimento Funzione Pubblica, nel 2021 sono previsti 119 mila nuovi ingressi a tempo indeterminato nella PA: 9.875 posizioni tra regioni, servizio sanitario, comuni, università, enti pubblici non economici, enti di ricerca e avvocatura dello stato, a cui si aggiungono circa 91 mila posti della scuola e 18.014 posti di concorsi banditi, conclusi o da concludere.
Anche i pensionamenti nel mondo della scuola saranno numerosi: guardando il requisito anagrafico si stima un’uscita di circa 105mila persone dal pubblico nell’arco dei prossimi 3-4 anni, e di 215 mila persone dalla scuola.
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