Continuano a mancare i supplenti: si cercano insegnanti a Milano e a Pistoia

di: Carla Sandrelli - 10/11/2020

Con l’impennata di contagi da Covid-19 in tutta Italia, il problema si riflette sulla scuola non solo per la didattica a distanza, gli studenti in quarantena e via dicendo. C’è un altro problema che continua a pesare sulle scuole e sui dirigenti scolastici: il reperimento dei supplenti.

A Pistoia mancano docenti nella scuola dell'infanzia e primaria

Così come racconta il quotidiano La Nazione, ci sono grossi disagi a Pistoia con i presidi a caccia di docenti, visto che le graduatorie dei docenti per la scuola dell’infanzia e per quella primaria sono esaurite.

Capita inoltre che i docenti che inviano la messa a disposizione rinuncino alla cattedra al momento della chiamata per una supplenza. Permangono problemi anche con l’organico Covid.

“Noi avevamo richiesto gli insegnanti in più per l’organico cosiddetto ’Covid’, nato per poter coprire le classi sdoppiate perché troppo numerose – spiega una preside – per questo avevamo diviso le sezioni più affollate alla scuola dell’infanzia fino ad avere tre classi in più. Adesso dal Ministero arriva la comunicazione che su questi posti non possono essere nominati supplenti. E se si ammala uno di questi insegnanti? O se, possibilità sempre più probabile, viene messo in quarantena?”.

A Milano l'organico Covid sarà sbloccato solo dal 16 novembre

Mancano ancora un centinaio di supplenti nelle scuole milanesi e - per chi non lo aveva già arruolato - l’organico Covid, che sarà “sbloccato” dal 16 novembre.

“Mancando meno di 20 persone per classe di concorso le ultime nomine sono passate dal provveditorato alle “scuole polo” che convocheranno sempre dalle graduatorie provinciali delle supplenze - spiega sul quotidiano Il Giorno Massimiliano Sambruna, Cisl Scuola Milano -, in particolare mancano soprattutto professori di matematica, di italiano alle medie e di lingua straniera".

Inoltre il Concorso straordinario è stato bloccato in tutta Italia, e al momento dei 12mila candidati per la Regione Lombardia ha svolto le prove solo il 50%.