Ormai è chiaro che i Concorsi Scuola saranno in autunno, e che quindi le nuove nomine sarà impossibile farle prima di questo periodo, con una immediata conseguenza: boom di supplenti anche per questo anno scolastico e tante cattedre vacanti, che probabilmente andranno ancora coperte con la messa a disposizione.
Quale sarà il numero reale di supplenti necessario? In base ai dati dell'anno scorso, al 30 settembre 2019 risultavano sottoscritti 109.195 contratti a tempo determinato (27.563 fino al 31 agosto e 81.632 fino al 30 giugno), di cui oltre 44mila sul sostegno. La fonte è del Sole 24 ORE.
Quest’anno, secondo Azzolina, ci saranno numeri analoghi se non più bassi. Sarà vero? Secondo la Ministra, a venire in aiuto sarà il nuovo strumento della “call veloce”, ovvero un nuovo sistema per cui i precari (abilitati) iscritti alle graduatorie a esaurimento (Gae) e i vincitori dei precedenti concorsi potranno fare domanda in un’altra regione e accedere a una cattedra altrimenti destinata a restare deserta.
Azzolina inoltre spiega che “l'anno scorso 10mila assunzioni sul sostegno non si sono realizzate perché mancavano gli aventi diritto nelle regioni in cui erano necessari”.
Saranno poi gli Uffici scolastici territoriali (Usr) a indicare quante e quali immissioni in ruolo (che ogni anno vengono fatte al 50% da concorso e al 50% da Gae) non sono andate a buon fine e tutti gli interessati, entro 5 giorni, potranno indicare la regione e le province prescelte. Dopodiché saranno gli stessi Usr a pubblicare i risultati della call.
Ci sarà anche un'altra importante novità: le graduatorie, erano di istituto e cartacee, diventeranno provinciali e digitali, e anche questo dovrebbe contribuire a migliorare il problema del reclutamento docenti.
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