Dopo un periodo di sperimentazione basato su livelli di apprendimento, avanzato, intermedio, base, e in via di prima acquisizione, il Governo è pronto a fare un passo indietro per ritornare al giudizio tradizionale che va dall'ottimo all'insufficiente.
Nel 2020 il concetto di valutazione nella scuola primaria aveva subito una profonda trasformazione attraverso l'abolizione dei voti espressi in decimi e la reintroduzione di giudizi descrittivi legati al conseguimento di specifici obiettivi didattici valutati per livelli di competenza; ciò era stato fortemente voluto dall' allora Ministro Lucia Azzolina. Questi livelli però risultano essere poco comprensibili, i genitori e gli stessi alunni sembrano disorientati dal giudizio utilizzato.
Il nuovo approccio non solo valuterà il procedimento di apprendimento dello studente ma fornirà anche un giudizio finale più immediato per ciascuna materia. Il ritorno ai metodi classici servirà a ridare certezza e chiarezza alla valutazione. Da oggi 7 Febbraio inizierà la discussione e il voto all'emendamento proposto da Fratelli D'Italia. I risultati sono attesi in un paio di settimane.
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