Mancano educatori ed educatrici in Lombardia, allarme di Assonidi: «Fino a 250 posti vacanti». Ecco perché

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Mancano educatori ed educatrici in Lombardia, allarme di Assonidi: «Fino a 250 posti vacanti». Ecco perché

Carenza di educatori ed educatrici negli asili nido lombardi: a lanciare l'allarme è Assonidi, l’Associazione dei gestori privati dei servizi educativi 0-3 anni, aderente a Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, che prevede un nuovo anno scolastico 2023/2024 con molte difficoltà.

Educatori all'asilo nido: serve la laurea triennale

Il direttore di Assonidi, Paolo Uniti, spiega che dall’entrata in vigore del decreto legislativo (n. 65 del 2017), che ha introdotto l’obbligo di una laurea triennale in un indirizzo specifico per esercitare la professione di educatrice d’infanzia, la domanda e l’offerta di lavoro si sono invertite. Dal settembre 2019, non hanno ricevuto i curriculum di aspiranti educatrici, rispetto a oltre 200 che hanno ricevuto l’anno precedente. Hanno invece ricevuto solo proteste e preoccupazioni da parte dei titolari e gestori dei servizi educativi.

Le linee guida per iniziare a lavorare come insegnante negli asili nido sono infatti cambiate dopo la legge Iori, che ha disciplinato un settore che era ancora poco chiaro.

Innanzitutto la legge stabilisce che per insegnare negli asili nido è necessaria almeno la laurea, non basta più il diploma.

Per lavorare come educatore o educatrice negli asili nido, è necessario possedere una laurea L-19 in Scienze dell'Educazione, per diventare quindi educatore socio-pedagogico. Chi ha il titolo di assistente sociale o psicologo non può più esercitare la professione di educatore.

Nei prossimi mesi mancheranno fino a 250 educatori ed educatrici 

Secondo Assonidi, l’emergenza sarà più grave a Milano e nell’area metropolitana, ma anche a Lodi e Monza Brianza, dove sono presenti più di 1.000 strutture educative, circa il 50% di quelle autorizzate nell’intera regione. Questi asili e scuole d’infanzia mettono a disposizione 32 mila posti per bambini e bambine dai 3 ai 36 mesi.

Uniti stima che entro l’anno educativo successivo potrebbero mancare tra 100 e 250 educatrici. La Regione Lombardia ha parzialmente risolto il problema lo scorso anno con un’apposita delibera, ma secondo Uniti non basta. Serve una deroga a livello nazionale e la reintroduzione di percorsi formativi abilitanti più brevi, come ad esempio il corso abilitante per puericultrici che veniva realizzato dalla Provincia di Milano fino agli inizi degli anni 2000.

Attualmente, l'unico modo per accedere alla professione è la laurea triennale in Scienze dell'Educazione.

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