Valutazione piano di studi: come farla, perché farla

di: Marianna Pinton - 12/04/2022

La valutazione del proprio piano di studi è un elemento cruciale nella carriera di ogni aspirante docente. Avere sempre il controllo della propria situazione aiuta a non sostenere esami inutili, perdere proposte di lavoro, e cogliere tutte le possibilità che i propri titoli permettono.

In altre parole, capire se si ha tutto ciò che serve (titoli e crediti) per accedere a una classe di concorso e quindi accedere a concorsi e graduatorie per l’insegnamento, o essere chiamati per supplenze dopo l’invio della MaD.

Essere in regola quando avviene la chiamata

Al momento dell’accettazione di un ruolo a chiamata, quello della verifica dei titoli di studio è uno dei passaggi più delicati e può avvenire direttamente in segreteria. È fondamentale essere sempre “in regola” e a norma con i propri crediti formativi per evitare spiacevoli sorprese.

Dovesse mancare qualcosa alcuni istituti possono richiedere di completare l’acquisizione dei crediti entro un tempo stabilito. In altri casi non si può accettare il lavoro.

Avere tutti i CFU per una classe di concorso

Un esempio. Per poter accedere alla classe di concorso A46 Scienze giuridico-economiche (A46), e dunque insegnare diritto alle superiori, la laurea in giurisprudenza non basta. Bisogna accertarsi di avere almeno 96 crediti nei settori scientifico-disciplinari (che identificano le materie) SECS P, SECS S, IUS, di cui: 12 SECS - P/01, 12SECS - P/02, 12 SECS - P/07, 12SECS - S/03, 12 IUS - 01, 12 IUS - 04, 12 IUS -09, 12 IUS – 10.

Se non si hanno tutti questi esami, non si può accedere alla classe di concorso relativa, e nemmeno partecipare ai concorsi.

È inoltre importante avere chiara la propria situazione riguardo ai 24 CFU, obbligatori per accedere a gran parte dei concorsi e per i primi inserimenti in GPS. Sapere dunque si è in possesso di quei crediti, se sono stati riconosciuti dalla propria università o se occorre sostenere degli esami integrativi.

Valuta i tuoi titoli con un esperto

In ogni situazione i crediti che mancano possono essere integrati, anche iscrivendosi a corsi singoli. Per capire quali sono i mancanti, ci vuole attenzione o il ricorso all’aiuto di un esperto.

Una valutazione del piano di studi fatta da un esperto ti mette al riparo da ogni rischio, e può anche indicarti la strada da seguire per accedere, perché no, ad ulteriori classi di concorso.

In questo link, Soloformazione.it ti spiega come poter ricevere la tua valutazione professionale.