Scuola, oggi sciopero nazionale Saese per la dieta dei gruppi sanguigni. Di che si tratta?

di: William Marzi - 08/04/2022

È in corso nelle scuole italiane lo sciopero proclamato dal Sindacato Autonomo Europeo Scuola ed Ecologia (Saese) riguardante tutto il personale docente e Ata, a tempo indeterminato, atipico e precario.

Si tratta di una sigla sindacale semisconosciuta che si definisce un sindacato online. Non si tratterà dunque di uno sciopero molto partecipato, ma in diversi istituti italiani basterebbe l’assenza di un singolo operatore ATA per far saltare le garanzie di vigilanza sugli alunni.

Le motivazioni principali dello sciopero sono due. La contrarietà ai provvedimenti legislativi adottati dal governo in ambito scolastico e la richiesta di un’attivazione nelle scuole italiane della dieta dei gruppi sanguigni.

Che cos’è la dieta del gruppo sanguigno?

Si tratta di una dieta ideata e sperimentata dal naturopata statunitense James D’Adamo per la prima volta nel 1957.

Per D’Adamo i diversi antigeni presenti nei globuli rossi rappresenterebbero una diversa capacità di digerire i vari alimenti. Per questa ragione propone diete diverse per i gruppi sanguigni A, B, AB, 0. Diete che si dovrebbe basare su una combinazione di alimenti freschi, naturali e tradizionali.

La medicina internazionale considera però inattendibile questa pratica (meglio, pseudoscientifica) e nessuno studio clinico ha confermato i benefici che da essa ne deriverebbero. La conoscenza dei gruppi sanguigni resta fondamentale, ma in campi diversi rispetto all’alimentazione.

Le battaglie anti Green Pass

In passato scioperi proclamati dal Saese erano stati dichiarati illegittimi dalla commissione di garanzia, ed avevano cercato di dare una copertura al personale sprovvisto di Green Pass. Potrebbe trovarsi qua la reale motivazione di questo sciopero.

La situazione del personale non vaccinato prevede, per docenti e personale Ata, la possibilità di rientrare nelle scuole con il Green Pass base, senza però poter stare a contatto con gli alunni. Quindi, a discrezione degli istituti, possono essere dirottati per 36 ore settimanali tra biblioteche, riorganizzazione di documenti, preparazione di file multimediali, laboratori e progetti.