Quando esce il bando Concorso Scuola: in arrivo posti per 70mila docenti

di: Marianna Pinton - 24/01/2020

Saranno circa 70mila i posti presto a disposizione per i docenti che andranno a insegnare a scuola nel 2020.

Lo ha annunciato la Ministra Azzolina, dopo che ha svolto un incontro con i sindacati. Nello specifico, i posti sono così suddivisi:

  • 24mila posti per il concorso straordinario medie e superiori;

  • 25mila posti per il concorso ordinario;

  • ci sono poi circa altri 20mila posti destinati al concorso ordinario per infanzia e primaria, oltre a quello per docenti di religione.

Per l'accesso al concorso ordinario per medie e superiori, ricordiamo che tra i requisiti d'accesso c'è il possesso dei 24 CFU

Le dichiarazioni del Ministro Azzolina sui concorsi

“Ho incontrato al Ministero i sindacati della scuola. Abbiamo parlato di concorsi, ma non solo” ha scritto la Ministra sulla sua pagina Facebook. “Ho spiegato loro che il lavoro è ripartito e stiamo mettendo a punto tutti i dossier. Stiamo alacremente lavorando per bandire 24.000 posti sul concorso straordinario per la secondaria di primo e secondo grado e 25.000 sull’ordinario. C’è poi anche il concorso ordinario su infanzia e primaria. Qui il bando è pronto stiamo rivedendo la tabella dei titoli, per dare più valore al servizio. C’è da predisporre anche il concorso per i docenti di religione. Stiamo per bandire concorsi, insomma, per circa 70mila insegnanti. Non è cosa da poco. Anche a livello di gestione amministrativa”.

“Chiederò il massimo sforzo possibile – ha aggiunto poi Azzolina – a chi deve occuparsi della materia. Abbiamo bisogno di queste assunzioni. Servono a dare stabilità ai docenti, alla didattica. Servono alla scuola e ai ragazzi. Così come serve certezza sul futuro. Per questo – prosegue – lavoreremo subito per mettere ordine nel sistema di accesso e abilitazione all’insegnamento. Su questo sto già incontrando la maggioranza in modo da avere una proposta unitaria, con l’obiettivo di dare al Paese un modello di reclutamento stabile, di qualità, che tenga conto delle diverse platee dei soggetti interessati, fra chi ha già insegnato e chi vuole cominciare”.

In arrivo la riduzione degli adempimenti aministrativi

Azzolina ha poi detto di essere al lavoro “per sburocratizzare e ridurre gli adempimenti amministrativi che gravano sui docenti, sui dirigenti scolastici, sui direttori dei servizi generali e amministrativi, sul personale del Ministero”.

Inoltre, ha paralto di una “innovazione didattica” che dovrà essere ridefinita, in modo “che metta a sistema le migliori pratiche già sperimentate sul campo dai docenti”. In chiusura, Azzolina ha chiesto l’aiuto dei “sindacati”, di “tutte le forze sociali”, del “personale della scuola, mettendo al centro le studentesse e gli studenti. La scuola è per loro. Ricordiamolo sempre”.