Il conferimento degli incarichi dalle graduatorie GPS (le Graduatorie Provinciali per le Supplenze) sta andando ad ultimarsi in queste settimane.
La causa di queste tempistiche sta nei ritardi con cui la procedura è partita, nei problemi riscontrati con l’algoritmo per le assegnazioni e nei disguidi derivanti dal “balletto delle supplenze”, ovvero la possibilità concessa ai docenti di accettare incarichi più vicini alle preferenze espresse.
Per chi non ha ricevuto incarichi da GPS, le indicazioni ministeriali paiono proibire la possibilità di ricevere una chiamata tramite la domanda di Messa a Disposizione.
Infatti, quest'anno non è ancora arrivata la liberatoria all’invio delle MAD per chi è iscritto in graduatoria. In questo ha certamente avuto il suo peso anche il cambio di governo proprio nel momento che negli anni scorsi corrispondeva al “liberi tutti”, ma credere che ora la situazione possa cambiare è nulla più che una speranza.
Ma le normative attuali, negano davvero l’invio della Messa a Disposizione nel modo più assoluto? Cercheremo di delineare il quadro attuale nel resto dell'articolo.
Il Miur ha pubblicato da mesi un’ordinanza che fornisce le linee guida per il 2022/2023 sulla selezione dei supplenti da MAD e sulle regole del loro invio alle scuole.
Quest’ordinanza, come conferma l’interpretazione del sindacato Snals, limita l’invio della MAD solamente a chi non è inserito in GPS.
Si tratta però di un’indicazione che non specifica alcuna sanzione né nei confronti della scuola né nei confronti del docente (o personale ATA) che non segue tale prassi.
Dunque un docente ormai certo di non ricevere alcun incarico non si troverebbe di fronte a sanzioni qualora optasse per l’invio di una Messa a Disposizione.
Come si può notare, la situazione normativa ha diversi spazi oscuri che lasciano aperte le possibilità di interpretazioni individuali di ogni istituto, sull'accettare o meno certe candidature.
Importante però, per chi decide di inviare la propria MAD, è mettere il dirigente scolastico al corrente della propria situazione in graduatoria, senza omissioni o false dichiarazioni
Lo stesso discorso è valido per l’invio della MAD su più province.
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