Il prossimo anno scolastico gli studenti iscritti nelle scuole italiane saranno almeno settantamila in meno rispetto all'anno precedente.
Di certo questo avrà conseguenze sui lavoratori del settore della scuola, perché in questo modo verranno tagliate risorse in esubero, quindi molti meno insegnanti avranno lavoro.
C'è una ragione che può spiegare questo calo? Secondo gli esperti, è da ricercare nella normale e periodica crisi demografica conseguente alla crisi economica.
Nello specifico, i dati sulle iscrizioni nel prossimo anno scolastico ammontano a 69256 studenti.
La percentuale, se vista in modo singolo, sembra poca, ovvero lo 0,9%, ma quello che si registra è un costante calo della popolazione studentesca: infatti, negli ultimi 4 anni gli studenti in meno sono stati più di 188mila, e negli anni a seguire potrebbe esserci un ulteriore calo di altri 369mila studenti.
Il Meridione mostra un calo superiore degli studenti rispetto a Nord. L'unica regione che mostra un trend in crescita è l'Emilia-Romagna, che conterà quasi millecinquecento alunni in più nei suoi istituti scolastici.
In Basilicata gli studenti in meno saranno quasi 1800, in Calabria quasi 5500, e la Puglia addirittura vedrà un calo di 11mila alunni, insieme alla Campania che registra quindicimila alunni in meno.
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