Approvato il decreto dignità: ecco le novità per il mondo della scuola

di: Lucio Petrone - 11/02/2019
È stato approvato in modo definitivo il Decreto Dignità, convertito in legge lo scorso 7 agosto.
Esso consiste nella riforma del lavoro che deve servire a contrastare il precariato, secondo Luigi Di Maio. 

I provvedimenti sulla scuola

In particolare, ci sono due misure inerenti il mondo della scuola, ovvero: 
- il problema di diplomati magistrali; 
- le supplenze sulle cattredre vacanti dopo trentasei mesi di servizio. 
 

Supplenze sulle cattedre vacanti dopo trentasei mesi di servizio

È stato abolito il divieto di attribuire dei ruoli di supplenza su cattedre vacanti al personale, ATA o decente, che abbia già svolto trentasei mesi di servizio.
Questo divieto era stato introdotto dalla legge 107/2015, con il comma 131.
 

La situazione dei diplomati magistrali

Il Consiglio di Stato ha impedito ai diplomati magistrali ante 2001/2002, con una sentenza, l'accesso alle Graduatorie ad Esaurimento.
È previsto dalla legge che entro centoventi giorni dalla notifica, può avvenire l'esecuzione delle sentenze.
 
Si interverrà in due ambiti:
- reclutare insegnanti di primaria e infanzia;
- garantire la continuità didattica nel 2018/2019.
 
Durante l'anno scolastico 2018/2019 giungeranno le sentenze del Consiglio di Stato. In merito a ciò, si prevede: 
- i diplomati magistrali saranno assunti con riserva. I loro contratti saranno trasformati in una supplenza con fine il 30 giugno 2019;
- vale la stessa cosa per i diplomati magistrali con supplenze annuali al 31 agosto.
 

Reclutare gli insegnanti di primaria e infanzia

Ci sarà un concorso straordinario e uno ordinario per lavorare nelle scuole primarie e dell'infanzia.

Il concorso ordinario si svolge con cadenza biennale. Il concorso straordinario prevede la riserva per i diplomati magistrali ante 2001/2002 e per chi ha la laurea in scienze della formazione primaria ed ha svolto due anni di servizio presso una scuola statale.

Gli insegnanti abilitati possono partecipare al concorso, insieme a chi ha la laurea in Scienze della Formazione e ai diplomati ante 2001/2002.

Per l'entrata in vigore della legge, bisogna aspettare che sia ratificata dal Presidente della Repubblica e che venga pubblicata nella Gazzetta Ufficiale.