“C’è ancora un po’ di strada da fare se quel che apprendo dai giornali è che una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità”.
Lo ha detto la ministra per la Disabilità Alessandra Locatelli nel corso del Question time alla Camera del 22 marzo. Nel suo intervento la Ministra ha parlato della Giornata mondiale della sindrome di Down del 21 marzo.
“Se non si è stati in grado di utilizzare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, prosegue Locatelli, come previsto peraltro dalla Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità, allora è necessario diventare sempre più forti per far vedere a tutti le cose meravigliose che vedo anche io quando visito realtà e progetti”.
I genitori, secondo quanto segnala il Corriere della Sera, avevano richiesto ai docenti di modificare il Piano educativo individualizzato (Pei) della figlia, chiedendo di passare da un programma differenziato per alunni certificati a un piano personalizzato per obiettivi minimi o equipollenti, che prevede l’ammissione all’esame di maturità. Tuttavia, i docenti si sono opposti, nonostante il parere favorevole espresso dalla neuropsichiatra infantile del gruppo di lavoro.
Tuttavia, la studentessa con sindrome di down esclusa dalla maturità potrebbe avere più di una chance per sostenere l’esame di Stato.
Lo riferisce Il Resto del Carlino, che spiega come per la ragazza sarebbero almeno tre gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere la giovane Nina.
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