Al via il concorso per aspiranti presidi, quasi novemila partecipanti

di: Carla Sandrelli - 26/02/2019

È iniziato quest'oggi il concorso per quasi novemila presidi, con la relativa prova scritta. Ma c'è già confusione per gli 8736 ammessi alle preselezioni di luglio. 

Un altro modo di fare selezione

È stata infatti approvata l'ammissione di 170 candidati in più, per via di un decreto del Consiglio di Stato. Nel frattempo, altri aspiranti stanno attendendo l'appello. 

La Cisl Scuola, per mezzo della sua rappresentante Lena Gissi, esprime dissenso in merito a questo metodo di reclutamento, chiedendo una selezione differente per i dirigenti scolastici.

Le prove dei concorsi spesso sono affidate al destino, ovvero ai sistemi informatici o ai ricorsi.

Gissi sottolinea che in tre occasioni il Consiglio di Stato ha avuto modo di modificare il bando, quindi ogni osservazione andava fatta prima.

Migliaia di scuole con presidi reggenti

I posti banditi del concorso sono 2425, che corrispondono al numero di scuole che ora hanno un preside reggente, ovvero un preside di una scuola che fa il "supplente preside" anche in un'altra, con immaginabili problemi logistici e organizzativi.

Le graduatorie sono da tempo esaurite e per questo ci sono circa 2500 scuole con presidi reggenti che, grazie a questo concorso, dovrebbero averne uno nuovo entro settembre 2019.

Gli ammessi con riserva e i ricorsisti

C'è anche chi è ammesso con riserva, ovvero quei candidati che in fase preselettiva hanno avuto un punteggio di 60/100 (la sufficienza).

Altri in Campania e Sicilia si sono invece avvalsi del ricorso, perché non hanno potuto sostenere le prove preselettive. 

In un caso, c'è stato un black out, in un altro, l'autostrada Messina-Catania è stata bloccata e quindi i candidati non sono riusciti a raggiungere in tempo la prova.

Allo scritto sono stati riammessi novantuno docenti, ma dovranno fare di nuovo la prova preselettiva.