Quattro maestre e una bidella indagate a Pordenone per maltrattamenti sui bambini in un asilo

di: Marianna Pinton - 13/12/2018

Altro caso di violenze in un asilo di Pordenone. Questa volta, a essere coinvolte nell'inchiesta, sono quattro insegnanti e una bidella, ora indagate per maltrattamenti a minori.

L'asilo è stato posto sotto sequestro lo scorso 3 marzo.

Per l'accusa, le botte e le percosse erano molto diffuse nell'asilo, insieme a urla e intimidazioni, usate quotidianamente contro i piccoli alunni.

Le vittime

Sono circa una ventina i bambini vittime di percosse, da 2 a 6 anni, e solo quelli più piccoli non venivano toccati. 

La fondatrice dell'asilo è quella più responsabile, insieme alla sua collaboratrice ventenne.

Le due maestre ora hanno il divieto dell'esercizio della professione, sia presso scuole private che pubbliche.

All'asilo sono stati posti i sigilli, e così da lunedì 35 famiglie dovranno trovarsi un differente asilo.

Le prove video 

Le telecamere piazzate di nascosto hanno incastrato le maestre. Per installarle sono stati mandati a scuola dei finti operai, che hanno provveduto a mettere le telecamere in punti strategici, grazie alle segnalazioni di alcune mamme di personale che non poteva rimanere indifferente.

Per ora le maestre hanno evitato il carcere, ma rischiano una detenzione da due a sei anni. 

Riguardo le altre maestre e la bidella, le accuse non sono altrettanto gravi, si sono raccolte delle prove riguardo singoli episodi, ma soprattutto l'accusa di non aver impedito quanto stava accadendo, né in modo personale, né facendo segnalazioni alle autorità.

Dopo la notifica del provvedimento la titolare non ha più parlato, invece la giovane maestra ha confessato dicendo che ha provato ad adeguarsi pensando fosse quello il metodo educativo usato. 

I bambini venivano percossi anche sul viso e sulla nuca, facendo loro sbatter la faccia sul tavolino. Non è finita qui: venivano sottoposti a diverse umiliazioni e punizioni non dignitose, accompagnate da grida e urla, prove queste, raccolte dalle registrazioni audio.

Le due urlavano contro i bambini, mentre i resto della classe assisteva impotente a ciò che accadeva.