Nel panorama europeo delle competenze digitali esistono due riferimenti sempre più centrali: DigComp 2.2, rivolto a tutti i cittadini, e DigCompEdu, pensato specificamente per gli insegnanti.
Sono spesso citati insieme, ma rispondono a obiettivi diversi e complementari. E, soprattutto nella scuola italiana, entrambe le certificazioni stanno assumendo un ruolo strategico: dalle graduatorie ATA alle competenze richieste ai docenti, il digitale non è più un optional.
DigComp 2.2 è il framework europeo che definisce le competenze digitali essenziali per ogni cittadino.
Si tratta di competenze trasversali che permettono di muoversi online in modo consapevole, sicuro ed efficace: cercare informazioni, gestire dati, proteggere la privacy, riconoscere contenuti falsi, utilizzare tecnologie emergenti, collaborare online e risolvere problemi digitali.
Negli ultimi anni, però, DigComp 2.2 ha assunto un ruolo ancora più rilevante in Italia:
👉 È oggi tra le certificazioni digitali più richieste e rappresenta un requisito indispensabile per accedere alle graduatorie ATA.
Per il personale amministrativo e tecnico della scuola, infatti, la certificazione DigComp:
è un requisito di accesso per le graduatorie di Terza fascia;
testimonia una reale competenza digitale certificata;
rafforza la candidatura in un settore ormai totalmente digitalizzato.
Segreterie, protocolli, gestione documentale, comunicazione istituzionale, piattaforme ministeriali: tutto passa dal digitale.
E il DigComp 2.2 fornisce esattamente la cultura digitale necessaria per affrontare queste attività quotidiane.
In sintesi, DigComp 2.2 risponde alla domanda:
👉 “Quali competenze digitali servono oggi a ogni cittadino — e a chi lavora nella scuola — per operare con sicurezza e responsabilità?”
Se DigComp 2.2 rappresenta la base della competenza digitale personale, DigCompEdu è lo standard europeo per l’uso professionale del digitale nella didattica.
Il suo obiettivo è guidare i docenti nello sviluppo di competenze che non riguardano solo gli strumenti, ma l’intero processo educativo: progettazione, metodologia, valutazione, inclusione, gestione della classe digitale, creazione di contenuti didattici.
Il digitale, secondo DigCompEdu, non è un accessorio: è un mezzo per migliorare l’apprendimento, potenziare la motivazione e ampliare le opportunità educative.
La domanda chiave del DigCompEdu è:
👉 “Come può un insegnante utilizzare il digitale per migliorare la qualità della didattica?”
DigComp 2.2: competenze digitali per cittadini e ATA.
DigCompEdu: competenze digitali per docenti e formatori.
DigComp 2.2: uso personale, sociale, lavorativo delle tecnologie.
DigCompEdu: uso pedagogico delle tecnologie nella didattica.
DigComp 2.2: informazione, sicurezza, dati, collaborazione, problem solving.
DigCompEdu: progettazione, risorse, valutazione, inclusione, competenze digitali degli studenti.
ATA: certificazione utile per accesso alle graduatorie e operatività amministrativa.
Docenti: riferimento per formazione professionale e innovazione didattica.
La trasformazione digitale della scuola impone competenze diffuse a tutti i livelli.
Il personale ATA ha bisogno di una cultura digitale solida per gestire processi ormai totalmente informatizzati: il DigComp 2.2 risponde perfettamente a questa esigenza.
Gli insegnanti hanno bisogno di strumenti e consapevolezze professionali per utilizzare il digitale a supporto dell’apprendimento: ed è qui che entra in gioco il DigCompEdu.
Due framework diversi, due obiettivi diversi, ma un’unica direzione:
👉 costruire una scuola realmente digitale, competente e consapevole.