24 CFU, una studentessa lancia la petizione per ripristinarli: «È troppo tardi per cambiare i piani di studio»

di: William Marzi - 21/12/2022

Lo scorso 31 ottobre è stato l’ultimo giorno utile per acquisire i 24 CFU per l’insegnamento. La riforma della scuola introdotta lo scorso giugno supererà infatti questo sistema, per passare a un percorso di reclutamento formato da 60 CFU.

I 24 CFU non andranno però in pensione, almeno non subito. Fino al 31 dicembre 2024 rappresenteranno un requisito sufficiente per partecipare ai concorsi a cattedra.

Inoltre, per quanto ancora manchino le normative esatte sul futuro accesso all’insegnamento, è opinione comune che non sarà penalizzato chi li ha acquisiti: in qualche modo saranno riconosciuti all’interno del percorso da 60 CFU, con gli aspiranti docenti chiamati a colmare la parte mancante.

Una petizione per mantenere i 24 CFU

La novità non è stata accolta favorevolmente da tutti gli aspiranti docenti, soprattutto tra coloro che già avevano organizzato nel dettaglio il percorso con cui conseguire i 24 CFU richiesti.

Così, sulla piattaforma change.org, è nata una petizione per chiedere il ritorno alla vecchia formula.

«Ho creato questa petizione per chiedere al Ministero dell’Istruzione di mantenere i 24 CFU così com’erano prima della Riforma, almeno per chi non è più una matricola» scrive Valentina Giudici, la studentessa ideatrice dell’iniziativa.

«Per chi come me sta già facendo la magistrale, è impossibile ottenere tali crediti con così poco preavviso. Ci eravamo organizzati in modo da raggiungere i 24».

 Le motivazioni sono però anche economiche: «In caso di vittoria, potremmo ottenere i crediti durante il nostro percorso universitario invece di doverli acquisire privatamente e con un notevole aumento di costi». 

Chi fosse interessato, può firmare la petizione a questo link.