Tagli scuola: quattro miliardi in meno destinati alla scuola per la quota 100, ma arrivano le smentite

di: Marianna Pinton - 01/07/2019

10% di risorse in meno nel prossimo triennio. È quanto si prospetta nel mondo della scuola per decisione di Salvini e Di Maio. A riportare la notizia è il Corriere della Sera, che riporta un taglio sia per la scuola primaria che per quella secondaria.

La riduzione sarà di 4 miliardi in meno in 3 anni, soprattutto per quanto riguarda i fondi per i docenti di sostegno: i tagli a questo settore sono di un miliardo per il ciclo della primaria e 300 milioni per la secondaria.

Le spese per la quota 100 invece aumenteranno, parallelamente, di 4 miliardi tra i 2019 e il 2021.

Per la quota 100, si arriverà a 100 miliardi di euro per le spese inerenti le politiche previdenziali, che quindi andrà da quasi 97 miliardi a 100,2 miliardi tra il 2019 e il 2021.

Replica di Granato: “Nessun taglio”

A intervenire in merito alle immediate polemiche scatenate, è stata l'Onorevole Granato, del Movimento 5 Stelle, specificando che sono state messe a bilancio solo le spese fisse, perché i posti in deroga su sostegno vengono contabilizzati anno per anno. Si andranno a concludere poi, questa settimana, le audizioni per il correttivo al decreto legislativo 66/2017 sull'inclusione scolastica, andando a correggere, secondo Granato, “i danni fatti dalla ex Ministra Fedeli due anni fa”.

Per una convenzione contabile, infatti, le spese per stipendi di insegnanti e personale ATA a tempo determinato è registrata solo per il primo degli anni scolastici interessati dal bilancio triennale. Per questa ragione, a una lettura superficiale si potrebbe capire che vi siano tagli all'istruzione.

In ogni caso, si prospetta anche questo autunno un massiccio ricorso ai supplenti tramite la mad online, perché i concorsi scuola non avranno prodotto abilitati e anche perché ci saranno molti docenti che andranno in pensione tramite la quota 100.