Supplenze Covid: eliminata la risoluzione automatica del contratto in caso di lockdown

di: Angela Mantovani - 09/10/2020

Per questo anno scolastico 2020/2021, il MIUR ha previsto la possibilità di assumere ulteriori docenti e ATA in modo temporaneo, per sopperire all'aumentato bisogno di personale a causa delle regole di distanziamento sociale e igienizzazione dovute al virus SARS-CoV-2.

Questo provvedimento prevedeva in origine che, in causa di sospensione delle attività scolastiche per via di un nuovo lockdown, i contratti di lavoro potessero essere risolti (cioè conclusi) per giusta causa, senza diritto ad aver alcun indennizzo, con l'unica agevolazione di poter usufruire della NaSPI, qualora si abbiano i requisiti per richiederla.

Con la conversione in legge del decreto, è stata introdotta una importante modifica: il comma 6-quater elimina l'automatica risoluzione contrattuale nel caso di sospensione delle attività didattiche in presenza.

Ciò significa che in caso di un nuovo lockdown, i “contratti covid” non finiranno in modo automatico, ma i supplenti potranno continuare a lavorare con le modalità di lavoro agile, come avviene per tutto il personale docente.