Messa a disposizione: dove inviarla

di: Carla Sandrelli - 18/08/2020

Uno dei dubbi più ricorrenti che si pone chi invia la messa a disposizione, è dove inviarla, e quindi quali province selezionare. Tuttavia, non esiste un elenco in cui sia possibile accedere alle scuole in cui ci sono posti vacanti per sostituzioni. Il Ministero dell’Istruzione infatti non ha mai fornito questo tipo di elenco, e chi vuole proporsi per sostituzioni collaborazioni a scuola deve inviare le domande in modo autonomo. È possibile farlo avvalendosi di piattaforme come Voglioinsegnare.

Messa a disposizione: come scegliere la provincia di invio

Per avere più possibilità di essere contattati, può essere utile inviare la richiesta anche agli istituti scolastici più piccoli o di provincia che, a differenza delle grandi città, possono avere maggiore bisogno di professori, soprattutto nei periodi di vacanza. In generale, sicuramente le province del Nord hanno da sempre più carenza di cattedre vacanti.

Inoltre, una ricerca di Tuttoscuola riportata sul Corriere della Sera rileva che 8 insegnanti su 10 sono del Sud Italia, tuttavia al sud c’è solo un terzo delle cattedre disponibili. Le possibilità di lavoro nel mondo dell’insegnamento sono dunque soprattutto a nord.

Per questo è fondamentale avere la possibilità di mandare il proprio curriculum senza porsi limiti geografici anche in province distanti da quella di appartenenza, avendo però l'accortezza di mettere anche un indirizzo di domicilio nella provincia di invio.

Se infatti si risiede a Reggio Calabria, si potrà più difficilmente essere contattati per supplenze di pochi giorni a nord, per via del fatto che non converrebbe spostarsi per fare una supplenza di pochi giorni, ma magari il contatto può arrivare per incarichi annuali. 

Altri luoghi dove potrebbero esserci maggiori cattedre vacanti, sono i paesi di provincia più difficilmente raggiungibili, perché magari si tende, senza effettiva ragione, a rifiutare un incarico in questi luoghi. 

Allo stesso modo, anche gli incarichi nei centri delle grandi città a volte tendono a essere rifiutati, perché il costo della vita è più alto.