GPS 2026: certificati informatici non Accredia, cosa succede nel passaggio alla prima fascia

di: Angela Mantovani - 22/12/2025

Dopo i tre incontri tra Ministero dell’Istruzione e del Merito e organizzazioni sindacali sulla bozza della nuova ordinanza che disciplinerà le GPS 2026-2028, tra i docenti e aspiranti docenti si è aperta una fase di forte incertezza.
Uno dei temi che sta generando più dubbi riguarda il riconoscimento dei certificati informatici non rilasciati da enti accreditati Accredia.

Negli ultimi anni, infatti, molti supplenti hanno incrementato il proprio punteggio conseguendo certificazioni informatiche valutabili nelle GPS. La possibile introduzione di criteri più restrittivi per il prossimo biennio ha fatto emergere un interrogativo centrale: che fine faranno i certificati informatici non Accredia già dichiarati?


Certificati informatici non Accredia: cosa è stato chiarito finora

Un primo elemento rassicurante è arrivato direttamente dal Ministero.
Secondo quanto già precisato, i certificati informatici dichiarati nei precedenti aggiornamenti GPS continueranno a restare validi, anche se rilasciati da enti non accreditati Accredia.

Questo significa che chi ha già beneficiato del punteggio derivante da tali attestati non dovrebbe perdere i punti acquisiti.


Il vero dubbio: validità nel passaggio dalla II alla I fascia GPS

La questione, però, si complica per una categoria specifica di aspiranti:
coloro che hanno dichiarato certificati informatici non Accredia in seconda fascia GPS o negli elenchi aggiuntivi e che, con l’aggiornamento 2026, accederanno a pieno titolo alla prima fascia GPS.

In questo caso, il passaggio alla prima fascia viene generalmente considerato come un nuovo inserimento, che comporta la necessità di ridichiarare tutti i titoli posseduti.

Ed è proprio qui che nasce il dubbio principale:

👉 i certificati informatici non Accredia, già valutati in seconda fascia, saranno considerati validi anche nel passaggio alla prima fascia?
👉 Oppure sarà necessario conseguire nuove certificazioni rilasciate da enti Accredia, con ulteriore investimento economico per gli aspiranti?

Su questo punto, al momento, non esiste ancora una risposta ufficiale.


Le richieste dei sindacati e l’attesa di chiarimenti dal MIM

La questione è stata formalmente sottoposta al Ministero nel corso dell’ultimo incontro sindacale.
Le organizzazioni hanno chiesto chiarimenti proprio per evitare disparità di trattamento e penalizzazioni per chi ha conseguito titoli validi secondo le regole vigenti negli anni precedenti.

Il problema nasce dal fatto che, se il passaggio alla prima fascia venisse interpretato come un nuovo inserimento a tutti gli effetti, potrebbe scattare l’obbligo di rispettare i nuovi criteri, compresa l’eventuale limitazione alle sole certificazioni Accredia.

Tuttavia, al momento:

  • non è stato chiarito se i certificati già valutati manterranno validità anche nel cambio di fascia;

  • non è ancora disponibile la tabella di valutazione titoli allegata all’ordinanza, che sarà decisiva per risolvere il nodo.


Cosa si attende ora

La risposta definitiva potrà arrivare solo con:

  • la pubblicazione dell’Ordinanza Ministeriale GPS 2026-2028;

  • l’analisi della tabella titoli ufficiale, che stabilirà con precisione quali certificazioni saranno riconosciute e in quali casi.

Fino ad allora, il tema dei certificati informatici non Accredia nel passaggio alla prima fascia GPS resta uno dei punti più delicati e attesi del prossimo aggiornamento.


Conclusione

Se da un lato il Ministero ha rassicurato sulla validità dei certificati informatici non Accredia già dichiarati, dall’altro resta aperto un interrogativo fondamentale per chi si appresta a passare dalla seconda alla prima fascia GPS nel 2026.

Il rischio è che l’assenza di indicazioni chiare possa costringere molti aspiranti a conseguire nuovi titoli, con costi aggiuntivi e tempi ristretti.
Per questo motivo, il chiarimento ufficiale del MIM su questo punto è considerato urgente e decisivo per garantire equità e continuità normativa.