A dicembre scadrà il contratto a 200mila insegnanti, e la Legge di Bilancio 2019 prevede un aumento mensile di 14 euro per il loro stipendio.
Questo previsto aumento ha fatto indignare sindacati e associazioni di categoria, che sottolineano come l'aumento sia molto inferiore alle aspettative, in particolare su uno stipendio netto di 1400 euro al mese.
Il Ministro per l'Istruzione Marco Bussetti ha già annunciato un tavolo di confronto con le varie parti sindacati. Il dialogo a queste condizioni a Cgil e Anief-Cisal non sembra però interessare molto.
Per il Ministro comunque non è questo il momento di “generare allarmi” e pare che ci siano ulteriori margini per inserire altre risorse per il rinnovo contratti.
Con gli interventi economici programmati dal governo si eviterà un taglio dello stipendio a tantissimi insegnanti. Il taglio sarebbe scattato in automatico a gennaio, perché il precedente governo non aveva predisposto abbastanza risorse per mantenere gli aumenti già previsti.
I sindacati chiedono un aumento molto più consistente degli stipendi. L'aumento è infatti pari solo all'1,9% dello stipendio degli insegnanti.
Secondo Francesco Sinopoli, della Cgil Scuola, servirebbero almeno altri due miliardi, sottolineando come, rispetto al contratto della Fedeli, la base di partenza del rinnovo è decisamente inferiore.
Anche rispetto alla media del contratto europeo degli insegnanti, il divario rimane ampio: secondo i sindacati sarebbe necessario aumentare di almeno dieci volte la somma per avvicinarsi ai salari europei.
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