L' analisi del piano di studi è una valutazione da fare in autonomia o con l'aiuto di un esperto, per capire se si possiedono tutti i crediti universitari necessari per accedere a una classe di concorso, e di conseguenza a concorsi e graduatorie per insegnanti.
Il piano di studi è l'insieme di esami universitari che si devono superare per conseguire la laurea. Possono essere scelti oppure obbligatori, dipende dal percorso universitario.
Ogni esame, sia di vecchio che di nuovo ordinamento, corrisponde a un certo numero di Crediti Formativi Universitari (CFU), ovvero un'unità di misura per quantificare il tempo necessario alla preparazione dell'esame stesso.
Solitamente ogni esame equivale a 6 o 12 CFU.
Facciamo un esempio: per accedere alla classe di concorso A46 Scienze giuridico-economiche (A46), e quindi per insegnare diritto alle superiori, la laurea in giurisprudenza non basta. Bisogna accertarsi di avere almeno 96 crediti nei settori scientifico-disciplinari (che identificano le materie) SECS P, SECS S, IUS, di cui: 12 SECS - P/01, 12SECS - P/02, 12 SECS - P/07, 12SECS - S/03, 12 IUS - 01, 12 IUS - 04, 12 IUS -09, 12 IUS – 10.
Se non si hanno tutti questi esami, non si può accedere alla classe di concorso relativa, e nemmeno partecipare ai concorsi.
Gli esami ovviamente possono essere integrati, ma per capire quali sono i mancanti, si può ricorrere a una valutazione del piano di studi.
Una valutazione del piano di studi fatta da un esperto è fondamentale, perché se si fa un errore di valutazione degli esami posseduti, si rischia di venire depennati dalle graduatorie GPS o dai concorsi scuola, in quanto può emergere in una fase successiva che mancano degli esami necessari all'ammissione.
Leggi anche