"Sono iniziative strumentali che esprimono una politicizzazione che auspico che non abbia più posto nelle scuole". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, commentando alla trasmissione Mattino 5 la lettera - diventata presto virale su media e social - di una preside di un liceo di Firenze che aveva commentato l'aggressione e pestaggio di sabato scorso davanti al liceo Michelangiolo, ad opera di sei giovani individuati come aderenti ad Azione studentesca, gruppo collegato a Fratelli d'Italia, con queste parole: "Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a se stessa da passanti indifferenti".
Valditara ha parlato di una lettera "impropria" e ha aggiunto che "il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà: in Italia non c'è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c'è alcun pericolo fascista, difendere le frontiere non ha nulla a che vedere con il nazismo o con il nazismo". Nei confronti della preside Annalisa Savino, comunque, il ministro ha detto che non ci saranno per ora provvedimenti.
Le parole del ministro hanno scatenato una nuova polemica. La capogruppo del Pd alla Camera, Debora Serracchiani, ha chiesto che il ministro dell'Istruzione spiegasse in Aula la sua posizione sui fatti di sabato scorso nella scuola di Firenze. "Il ministro Valditara venga con urgenza in questa Aula a spiegare - ha detto Serracchiani - perché ha censurato la preside di un liceo che ci ha invitato tutti a combattere l'indifferenza e l'odio e la discriminazione e perchè non abbia assunto una posizione forte e chiara sui fatti di sabato Firenze". "Il Governo resta in silenzio sull'aggressione di militanti fascisti fuori dal liceo di Firenze sabato scorso, in compenso oggi minaccia provvedimenti contro la preside che ha scritto agli studenti dopo quanto accaduto. Un comportamento che, di fatto, copre i violenti e accusa chi cerca il confronto partendo dai valori della democrazia e dell'antifascismo. Grave e inaccettabile. Meloni intende continuare a tacere?", ha scritto su facebook Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia Romagna e candidato alla segreteria del Pd. "Un governo che tace di fronte alle aggressioni squadriste a scuola e minaccia una preside che scrive di antifascismo a studentesse e studenti sceglie di legittimare quegli stessi metodi. Vergogna. Valditara ha giurato sulla Costituzione antifascista, non dovrebbe essere ministro", ha dichiarato l'altra candidata alla segreteria del Pd, Elly Schlein. "Il ministro farebbe meglio a placare il clima di tensione e di odio suscitato da giovani neofascisti, a condannare l'accaduto, sostenere i dirigenti nell'esercizio delle loro funzioni educative e ad affermare compiutamente un messaggio antifascista", così in una nota, invece, la Federazione lavoratori della conoscenza Cgil Nazionale dopo le parole del ministro dell'Istruzione.
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