La bozza di ordinanza per l’aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) 2026/28 introduce una novità rilevante: per ottenere nuovi punti con le certificazioni informatiche potrebbero valere solo quelle rilasciate da enti accreditati da Accredia.
Una svolta che mira ad aumentare la qualità delle certificazioni ed evitare abusi del passato.
Allo stesso tempo, circolano dubbi e domande: quali certificazioni saranno valide per i docenti? Come cambierà il punteggio? Le vecchie certificazioni perderanno valore?
Secondo l’informativa del MIM ai sindacati (novembre 2025), la bozza di ordinanza introduce tre principi fondamentali:
Chi ha già dichiarato certificazioni informatiche negli aggiornamenti precedenti:
✔️ mantiene il punteggio (fino a 2 punti).
❌ non deve ripetere le certificazioni.
Questo è il punto più importante.
Per i docenti, la bozza prevede che solo le certificazioni informatiche rilasciate da organismi accreditati da Accredia potranno essere valutate per nuovi punti.
Significa che molte certificazioni “tradizionali” — EIPASS, Pekit, ICDL, Limbas ecc. — dovranno essere rilasciate da enti accreditati per essere riconosciute nelle GPS.
➡️ Si entra dunque nell’era delle certificazioni sotto accreditamento, già inaugurata dal CCNL ATA per la terza fascia.
A differenza del personale ATA, per cui il riferimento è DigComp 2.2/CIAD,
per i docenti il framework di riferimento è DigCompEDU, l’unico pensato specificamente per educatori e insegnanti.
Secondo la bozza:
DigCompEDU varrebbe 1 punto
il punteggio totale massimo rimarrebbe 2 punti
⚠️ Nota importante:
Non è previsto DigComp 2.2 / CIAD per i docenti.
Quella è una certificazione richiesta per l’accesso alla terza fascia ATA, non per le GPS dei docenti.
Il MIM punta a superare:
certificazioni ottenute troppo facilmente
enti senza controlli reali
punteggi attribuiti anche in assenza di competenze digitali effettive
Negli anni precedenti, infatti, il fenomeno dei “certificatifici” ha portato a:
titoli acquistati senza reali esami
competenze dichiarate ma non possedute
inchieste giornalistiche e giudiziarie sul tema
Con l’accreditamento Accredia:
gli enti certificatori sono sottoposti a controlli, verifiche, standard internazionali
l’esame diventa tracciato, strutturato e verificabile
in caso di irregolarità, Accredia può sospendere o revocare l’accreditamento
(È già accaduto per almeno un ente su certificazioni digitali.)
Una delle criticità segnalate da varie testate specialistiche riguarda la sproporzione:
chi ha preso certificazioni anni fa (con sistemi molto più deboli) mantiene 2 punti completi
chi oggi si certifica con esami seri e controllati rischierebbe di ottenere solo 1 punto
Per questo motivo stanno emergendo due proposte:
per incentivare i docenti ad aggiornare le competenze digitali reali, non solo a “collezionare titoli”.
Al momento, però, non c’è ancora una decisione definitiva.
Ecco il quadro attuale, sintetizzato:
➡ Il punteggio è salvo, non devi rifarle.
➡ Aspetta la pubblicazione ufficiale dell’ordinanza.
➡ Scegli solo certificazioni rilasciate da enti accreditati Accredia (in particolare DigCompEDU).
➡ Tra tutte, DigCompEDU è la certificazione destinata ai docenti, quella più allineata alla futura normativa.
Le GPS 2026 segneranno un passaggio importante: un sistema più serio, controllato e trasparente per attribuire punteggi sulle certificazioni informatiche.
Il Ministero vuole evitare il passato dei “certificatifici” e puntare su competenze digitali reali, certificate da enti accreditati e verificati.
Rimane da capire se questo cambiamento sarà accompagnato da un aumento del punteggio massimo: un tema rilevante, considerando il ruolo ormai centrale delle competenze digitali nella didattica.