Concorso scuola PNRR3: 20.000 assunzioni entro il 2026 per ridurre il precariato scolastico

di: Angela Mantovani - 01/08/2025

l concorso scuola PNRR3 rappresenta l’ultima fase del piano straordinario di reclutamento previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dal Decreto Legge 36/2022. Si tratta di un intervento strategico del Ministero dell’Istruzione per coprire migliaia di cattedre vacanti e avviare una stabilizzazione progressiva del corpo docente. Il bando è atteso entro la fine del 2025, con l’obiettivo di assumere circa 20.000 docenti a tempo indeterminato in vista dell’anno scolastico 2026/2027.


🔢 Quanti posti saranno disponibili?

Secondo le prime proiezioni, il bando metterà a disposizione circa 20.000 posti suddivisi tra:

  • Posti comuni (infanzia, primaria, secondaria di I e II grado)

  • Posti di sostegno, per insegnanti in possesso della specializzazione

Il concorso PNRR3 rientra in un piano più ampio, che prevede 70.000 assunzioni complessive entro il 2026, considerando anche i concorsi già banditi con PNRR1 e PNRR2.

È prevista anche una quota riservata del 30% agli idonei che, pur non rientrando tra i vincitori, potranno essere assunti in via prioritaria in caso di necessità.


📅 Quando uscirà il bando?

Le ultime notizie ministeriali indicano che il bando del concorso PNRR3 sarà pubblicato entro il 31 dicembre 2025. Le prove si svolgeranno tra la fine del 2025 e la primavera 2026, con l’obiettivo di concludere l’iter selettivo entro l’estate, così da procedere alle immissioni in ruolo già da settembre 2026.


🧾 Requisiti di accesso al concorso PNRR3

I requisiti variano in base alla tipologia di posto:

✅ Per i posti comuni (infanzia, primaria, secondaria):

  • Titolo abilitante specifico (es. laurea magistrale + abilitazione, diploma magistrale ante 2001/2002)

  • Oppure almeno 3 anni di servizio negli ultimi 5, di cui uno specifico nella classe di concorso

  • I 24 CFU non saranno più validi come requisito d’accesso a partire dal 2025

🛠️ Per gli ITP (Insegnanti Tecnico-Pratici):

  • Fino al 31 dicembre 2025 sarà sufficiente il diploma tecnico-professionale

  • Dal 2026, sarà richiesta una laurea triennale coerente con la classe di concorso

♿ Per i posti di sostegno:

  • È necessaria la specializzazione TFA sostegno

  • Possono accedere anche docenti con almeno 3 anni di servizio su sostegno non specializzato


📝 Come si svolgeranno le prove?

Il concorso PNRR3 prevede una procedura selettiva articolata, progettata per valutare non solo le conoscenze disciplinari, ma anche le competenze didattiche e digitali.

Le prove previste sono:

  1. Preselettiva (a risposta multipla), attivata solo in caso di alto numero di candidati

  2. Prova scritta aperta, su contenuti disciplinari specifici

  3. Prova orale, con focus su didattica, metodologie e tecnologie digitali

Le soglie minime di superamento e i criteri di valutazione saranno definiti nel bando ufficiale.


🔍 Novità rispetto ai concorsi precedenti

Il concorso PNRR3 introduce cambiamenti significativi rispetto a PNRR1 e PNRR2:

  • Requisiti più stringenti per l’accesso

  • Maggiore valorizzazione della meritocrazia

  • Obiettivo di eliminare la seconda fascia GPS dal 2026

  • Introduzione di un limite massimo di tre anni per incarichi a tempo determinato

Il tutto nell’ottica di contrastare il precariato strutturale e valorizzare le competenze più aggiornate e specialistiche.


📉 Effetti sulle assunzioni 2025/2026

Il concorso PNRR3 avrà un impatto anche sulle immissioni in ruolo previste per l’a.s. 2025/2026. Secondo le stime, circa 52.000 posti verranno accantonati per i vincitori del concorso, riducendo temporaneamente le possibilità di assunzione da GPS, GAE e concorsi precedenti.


Conclusioni

Il concorso PNRR3 sarà una tappa fondamentale per il futuro della scuola italiana. Oltre a rappresentare un’occasione per migliaia di aspiranti docenti, segna un cambio di passo nelle politiche di reclutamento, puntando su qualità, stabilità e innovazione.

Chi vuole partecipare ha davanti a sé un anno cruciale per prepararsi, aggiornare le proprie competenze e tenere d’occhio tutte le novità normative.