Fare il docente oggi è una vocazione.
Ma rispondere agli interpelli delle scuole…
è una disciplina olimpica.
Un interpello scolastico è quel simpatico annuncio tipo:
“Abbiamo bisogno di un docente di matematica per ieri. Chi si propone?”
Firmato: Istituto Comprensivo “Lo trovi solo se sai dove cercare”.
Bella domanda.
Gli interpelli si trovano sui siti delle scuole.
O meglio: si nascondono tra circolari, news, gare d’appalto e menù della mensa.
Trovare l’interpello giusto è come vincere a “Indovina chi?” versione scolastica.
Se sei fortunato, lo trovi.
Se non lo sei, scopri che è scaduto 3 ore fa. 😭
Sempre in orari comodi, tipo:
Venerdì alle 19:47
Sabato mattina presto
Durante il tuo unico weekend fuori casa
Esattamente 10 minuti dopo che hai chiuso il PC
Con mail, CV, dichiarazione GPS, fotocopia del documento, codice meccanografico della scuola, foto tessera del 2009, promessa di fedeltà alla Costituzione e, se serve, anche una poesia.
Tutto entro le 12:00. Precise. O sei fuori.
Attendi.
Controlli l’email ogni 3 minuti.
Controlli anche la PEC, che nessuno guarda mai, ma “non si sa mai”.
Poi, magari, vieni chiamato.
E tu, dopo giorni di suspense, dici con voce rotta dall’emozione:
“Pronto? Sì, vengo anche subito. Sono già davanti alla scuola. Da ieri.”
Gli interpelli sono un mix perfetto di caos, adrenalina e… speranza.
Folli? Sì.
Frustranti? Spesso.
Ma se vuoi davvero insegnare, sono occasioni vere da non lasciarsi scappare.
🖥️ E qui entra in gioco Voglioinsegnare.it.
Se non hai tempo (né voglia) di fare il giro di 157 siti scolastici prima del primo caffè, ci pensiamo noi:
Con Voglioinsegnare.it non devi più stalkerare i siti scolastici all’alba con l’occhio mezzo chiuso. 👀
✨ Ti iscrivi, metti le tue preferenze (materia, provincia, ossessioni varie)…
E puff! Gli interpelli arrivano direttamente nella tua mail.
📩 Tu leggi, clicchi e decidi se candidarti.
E poi puoi tornare a fare cose importanti. Tipo cercare le penne cancellabili in saldo.