Gli ultimi incontri tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e le principali organizzazioni sindacali hanno iniziato a delineare il quadro delle nuove GPS 2026-28, offrendo anticipazioni preziose in attesa della bozza definitiva dell’ordinanza.
Sebbene il testo ufficiale non sia stato ancora pubblicato, le informazioni emerse permettono già di capire come cambieranno le supplenze nel prossimo biennio, quali titoli saranno valorizzati, quali criteri resteranno invariati e quali attenzioni dovranno avere docenti e aspiranti per non farsi trovare impreparati.
Le novità non rivoluzionano totalmente il sistema, ma introducono un riordino significativo della valutazione dei titoli, maggiore coerenza nelle procedure e più trasparenza nel conferimento delle supplenze.
Ecco, punto per punto, cosa cambierà davvero.
Una delle prime rassicurazioni arrivate dai tavoli tecnici riguarda la validità dei titoli già dichiarati nelle GPS precedenti (2020, 2022, 2024).
La linea condivisa è chiara:
tutti i titoli già valutati resteranno validi;
nessun punteggio verrà sottratto a chi li ha conseguiti prima delle nuove regole.
Questa continuità evita penalizzazioni e tutela chi ha investito in formazione negli anni precedenti.
È una delle novità più rilevanti per il biennio 2026-28:
le certificazioni informatiche saranno valutate solo se rilasciate da enti accreditati presso Accredia.
Il punteggio massimo di 2 punti per le certificazioni informatiche viene confermato, ma permane incertezza sul fatto che il DigCompEdu possa o meno avere un peso maggiore.
i titoli informatici già inseriti restano validi;
per nuovi titoli, sarà necessario rivolgersi esclusivamente a enti accreditati ACCREDIA.
Questa scelta mira a garantire maggiore qualità e tracciabilità delle competenze digitali, in linea con i framework europei DigComp 2.2 e DigCompEdu.
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Nessuna sorpresa sul fronte delle lingue: le certificazioni linguistiche restano tra i titoli più premianti nelle GPS.
Le lingue, soprattutto l’inglese, si confermano come il titolo più rapido ed efficace per scalare le graduatorie e ottenere supplenze più lunghe, soprattutto nelle province con maggiore concorrenza.
Nonostante alcune interpretazioni circolate inizialmente, è stato chiarito che:
nessuna certificazione informatica o linguistica diventerà requisito di accesso alle GPS.
Le certificazioni restano titoli facoltativi ma altamente strategici ai fini del punteggio, non una condizione necessaria per l’inserimento.
Accesso e punteggio rimangono due dimensioni separate.
Il Ministero conferma la volontà di potenziare la procedura informatizzata delle supplenze:
convocazioni più rapide tramite sistemi digitali;
minori errori sulle disponibilità;
maggiore tracciabilità di rinunce e abbandoni;
procedure più uniformi da provincia a provincia.
L’obiettivo è ridurre tempi morti, incoerenze territoriali e ritardi che negli anni scorsi hanno generato disservizi.
i criteri per valutare le nuove certificazioni informatiche;
la qualità dei titoli richiesti;
la trasparenza delle procedure di convocazione.
i punteggi delle certificazioni linguistiche;
la validità dei titoli già acquisiti;
i requisiti essenziali di accesso alla graduatoria.
Il sistema nel complesso diventerà più ordinato, più selettivo sulla qualità dei titoli e più prevedibile nelle chiamate.
Il modo migliore per arrivare pronti al nuovo aggiornamento è agire in anticipo.
investire in certificazioni linguistiche (B2, C1, C2);
scegliere certificazioni informatiche rilasciate da enti accreditati Accredia;
preparare la documentazione prima della pubblicazione della bozza.
verificare attentamente il titolo di accesso;
studiare in anticipo le classi di concorso;
pianificare eventuali corsi da conseguire.
Arrivare con i titoli già pronti equivale a partire in vantaggio.
Le GPS 2026-28 introducono un riordino che mira a maggiore qualità, trasparenza e uniformità nelle supplenze.
I titoli già acquisiti restano validi, mentre per i nuovi sarà necessaria una maggiore attenzione alla certificazione.
Il messaggio centrale per aspiranti e docenti è semplice:
E chi si prepara oggi, arriverà al 2026 molto più competitivo.